2.1 Migliorare la salute pubblica attraverso l’attività fisica

La mancanza d'attività fisica aumenta la frequenza dei casi di sovrappeso e obesità e di una serie di disturbi cronici come le malattie cardiovascolari e il diabete, che riducono la qualità della vita, mettono a rischio la vita delle persone e rappresentano un onere per i bilanci sanitari e per l'economia. 

Il Libro bianco della Commissione "Una strategia europea per i problemi di salute legati all'alimentazione, al sovrappeso e all'obesità"(4) sottolinea l'importanza di adottare misure preventive e dinamiche per arrestare il calo dell'attività fisica, e le azioni relative all'attività fisica suggerite nei due Libri bianchi si integreranno a vicenda.

Come strumento finalizzato all'attività fisica a vantaggio della salute, il movimento sportivo ha più influenza di qualsiasi altro: lo sport infatti attira l'attenzione della gente e ha un'immagine positiva. L'indubbia capacità del movimento sportivo di favorire l'attività fisica a vantaggio della salute però rimane spesso sottoutilizzata, e necessita di essere sviluppata.

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata (che include ma non si limita allo sport) al giorno per gli adulti e di 60 minuti per i bambini. Le autorità pubbliche e le organizzazioni private degli Stati membri dovrebbero tutte contribuire al raggiungimento di quest'obiettivo, ma gli studi più recenti mostrano in genere l'assenza di progressi degni di nota.

1) La Commissione propone di elaborare insieme agli Stati membri nuovi orientamenti sull'attività fisica prima della fine del 2008.

Essa raccomanda di rafforzare la cooperazione a livello ministeriale tra i settori della salute, dell'istruzione e dello sport negli Stati membri, per definire ed attuare strategie coerenti volte a ridurre il sovrappeso, l'obesità e gli altri rischi per la salute. In questo contesto, la Commissione incoraggia gli Stati membri ad esaminare come promuovere il concetto di vita attiva tramite i sistemi nazionali d'istruzione e formazione, compresa la formazione degli insegnanti.

Le organizzazioni sportive sono incoraggiate, in ragione del loro potenziale per quanto riguarda l'attività fisica a vantaggio della salute, a intraprendere attività a tal fine. La Commissione faciliterà lo scambio di informazioni e buone pratiche, in particolare relativamente ai giovani, rivolgendo un'attenzione particolare al livello di base.

2) La Commissione sosterrà una rete europea di Attività fisica a vantaggio della salute (attività cosiddetta AFVS o HEPA: Health-Enhancing Physical Activity) e, se del caso, reti più piccole e mirate che si occuperanno degli aspetti specifici dell'argomento.

3) La Commissione farà dell'attività fisica a vantaggio della salute un punto di riferimento delle sue attività relative allo sport e cercherà di tenere meglio conto di questa priorità negli strumenti finanziari pertinenti, che includono:

- il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (aspetti della salute connessi con lo stile di vita);

- il programma di sanità pubblica 2007-2013;

- i programmi Gioventù e Cittadinanza (cooperazione tra organizzazioni sportive, scuole, società civile, genitori e altri soggetti a livello locale);

- il programma di apprendimento permanente (formazione degli insegnanti e cooperazione tra scuole).

(4) COM(2007) 279 def. del 30.5.2007.