2.6 Rafforzare la prevenzione e la lotta contro il razzismo e la violenza
La violenza in occasione delle manifestazioni sportive, in particolare sui campi di calcio, rimane un problema preoccupante e multiforme. Il fenomeno si è spostato dagli stadi al loro esterno, comprese le aree urbane. La Commissione si impegna a contribuire alla prevenzione dei disordini promuovendo e facilitando il dialogo con gli Stati membri, le organizzazioni internazionali (ad es. il Consiglio d'Europa), le organizzazioni sportive, le forze dell'ordine e altre parti interessate (come le organizzazioni dei tifosi e le autorità locali). Le forze dell'ordine non possono affrontare da sole le cause sottostanti alla violenza nello sport.
La Commissione incoraggia lo scambio di buone pratiche e di informazioni operative fra i servizi di polizia e/o le autorità sportive per quanto riguarda i tifosi pericolosi. Occorre curarsi in modo particolare anche della formazione della polizia in materia di gestione delle folle e di contrasto al teppismo.
Lo sport interessa tutti i cittadini indipendentemente da genere, razza, età, disabilità, religione e convinzioni personali, orientamento sessuale e provenienza sociale o economica. La Commissione ha condannato a più riprese tutte le manifestazioni di razzismo e di xenofobia, in quanto incompatibili coi valori dell'UE.
18) Per quanto riguarda gli atteggiamenti razzisti e xenofobi, la Commissione continuerà a promuovere il dialogo e lo scambio di buone pratiche nel quadro delle strutture di cooperazione esistenti, come la rete Calcio contro il razzismo in Europa (FARE).
La Commissione raccomanda alle federazioni dello sport di predisporre procedure per trattare i casi di razzismo durante le partite sulla base delle iniziative esistenti, e invita a rafforzare le norme contro la discriminazione nei sistemi di autorizzazione delle società (cfr. sezione 4.7).
La Commissione:
19) promuoverà, conformemente alle regole nazionali ed europee applicabili, lo scambio di informazioni operative e competenze ed esperienze pratiche tra le forze dell'ordine e le organizzazioni sportive in materia di prevenzione degli episodi di violenza e di razzismo;
20) analizzerà i possibili strumenti giuridici nuovi e altri standard paneuropei volti a prevenire i disordini in occasione delle manifestazioni sportive;
21) promuoverà un approccio multidisciplinare per impedire i comportamenti antisociali, con un'attenzione particolare per azioni socioeducative come l'affiancamento dei tifosi (lavoro di lungo periodo per promuovere atteggiamenti positivi e non violenti);
22) rafforzerà la cooperazione regolare e strutturata tra le forze dell'ordine, le organizzazioni dello sport e le altre parti interessate;
23) incoraggerà l'utilizzo dei seguenti programmi per contribuire a prevenire e combattere la violenza e il razzismo nello sport: Gioventù in azione, Europa dei cittadini, DAPHNE III, Diritti fondamentali e cittadinanza e Prevenzione e lotta contro la criminalità;
24) organizzerà una conferenza ad alto livello per discutere con le parti interessate le misure atte a impedire e combattere la violenza e il razzismo durante le manifestazioni sportive.