Art.13 – Omologa dei campi di gara - FIPAV -

1. Gli affiliati hanno l'obbligo di disputare le gare in un campo omologato dalla FIPAV.

2. Gli affiliati hanno l'obbligo di richiedere all'organismo competente l'omologazione del campo di gara. Per omologare l'impianto di gara la società deve versare il relativo diritto di segreteria, il cui importo è stabilito annualmente, dal Consiglio Federale. L'organo omologante rilascia il verbale di omologa. La società è tenuta ad esibirlo all'arbitro prima di ogni gara. In caso più squadre della stessa società utilizzino lo stesso impianto, l'omologa viene effettuata dal Comitato competente all'organizzazione del campionato di serie maggiore. Nel caso di impianti utilizzati da più società, ognuna di queste deve versare il previsto diritto di segreteria per l'omologazione del campo.

3. L'omologa del campo di gara è la procedura attraverso la quale l'organismo competente accerta e attesta, ai fini sportivi, l'esistenza dei requisiti, delle misure e delle attrezzature previste dalle disposizioni federali per il regolare svolgimento delle gare.

4. Tutte le partite devono essere disputate in impianti regolarmente omologati dalla FIPAV; tutte le gare dei campionati nazionali di primo e secondo livello e devono essere disputate in impianti al coperto. Mentre i campionati regionali di primo e secondo livello ed i campionati di categoria potranno essere disputati in impianti all'aperto, previa emanazione di un protocollo specifico e di approvazione del Consiglio Federale.

5. Fanno parte integrante del campo di gioco le attrezzature obbligatorie previste dalle Regole di Gioco e dalle circolari di indizione le quali devono risultare conformi a quanto prescritto prima dell'inizio di ogni gara. Tuttavia l'organismo competente all'omologa, su espressa e motivata richiesta degli interessati, può concedere deroghe a tali requisiti e misure, ove accerti che nel caso concreto che – in relazione al livello del campionato cui si riferisce la richiesta di omologa – il mancato rispetto di uno o più dei suddetti requisiti e misure non impedisca il regolare svolgimento del gioco.

6. La FIPAV è esonerata da qualsiasi responsabilità per ogni incidente agli atleti, ai tecnici ed agli ufficiali di gara che potesse verificarsi durante lo svolgimento delle gare. La FIPAV, peraltro, è obbligata a stipulare apposita polizza assicurativa a favore di tutti i tesserati.

7. I Comitati Regionali e Territoriali per i campionati di loro competenza dovranno attenersi a quanto disposto dal Consiglio Federale ed inserito in Guida Pratica circa le "misure minime per omologazione campi di gioco per i Campionati di serie e categoria regionali e territoriali". Si ribadisce che per misure minime si intendono quelle al di sotto delle quali non sarà possibile concedere alcun tipo di deroga, mentre ogni Comitato potrà innalzare tali misure nel caso lo ritenesse possibile in relazione alle caratteristiche dei campi di gioco dislocati sul proprio territorio. Tali misure delle zone di rispetto, fissate in relazione al livello del campionato considerando le misure idonee per il regolare svolgimento del gioco di quel tipo di campionato, si devono intendere prive di presenza di pubblico. La concessione delle omologhe dei campi di gara dovrà rispettare eventuali specifiche prescrizioni derivanti dall'applicazione delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza sugli impianti sportivi. A tal riguardo si precisa che le zone libere si intendono tali se prive da qualsiasi ostacolo sia fisso che mobile (attrezzi ginnici a muro, pertiche, quadri svedesi, colonne e rientranze, scalini a ridosso dell'area di gioco, ecc.) con particolare attenzione alla pericolosità in caso di impatto da parte degli atleti. Anche le panchine dei giocatori e il tavolo del segnapunti devono essere posizionate fuori dalla zona di rispetto. In presenza di ostacoli nelle zone di rispetto, si raccomanda la subordinazione della concessione della omologa all'adozione di idonee misure precauzionali (idonee protezioni o rimozione), che devono essere riportate sul verbale di omologazione e che il primo arbitro verificherà prima dell'inizio delle gare. Si ricorda infine che il rilascio della omologazione dei campi di gioco in base ai suddetti requisiti è atto al regolare svolgimento delle gare dal punto di vista sportivo e pertanto l'applicazione di ogni o qualsiasi norma di prevenzione e/o sicurezza previste dalle competenti Autorità in materia di agibilità per Campi Sportivi, Palestre, ecc., con o senza ammissione di pubblico pagante o meno, spetta esclusivamente alle Società o Enti preposti alla cura e/o manutenzione dei complessi ove le manifestazioni sono previste o hanno luogo.

8. L'omologa dovrà essere rinnovata ogni anno ed il relativo verbale dovrà essere tenuto sempre a disposizione dell'arbitro.

9. Ogni variazione apportata al campo di gioco dovrà essere comunicata all'organismo competente per l'omologa il quale, se del caso, procederà ad una nuova omologa.

10. L'affiliato è l'unico responsabile della conservazione del campo di gioco e delle sue attrezzature nonché della sua efficienza ed agibilità.

11. Il primo arbitro è l'unico giudice insindacabile dell'agibilità del campo, nonché dello stato del terreno di gioco e delle attrezzature prima e durante la gara, il tutto dovrà essere conforme a quanto indicato nel Verbale di Omologazione Campo.

12. Nei campionati di serie A, qualora il primo arbitro, prima dell'inizio di una gara, di sua iniziativa o dietro formale reclamo da parte della squadra ospitata, accerti l'esistenza di gravi irregolarità di campo non immediatamente eliminabili, non darà inizio alla gara. In sede di omologa, il Giudice:

a) se le gravi irregolarità del campo non sono imputabili alla volontà dell'affiliato ospitante, disporrà il recupero della gara - in data che sarà fissata dall'organismo competente per l'organizzazione - ed a carico dell'affiliato ospitante il rimborso dei maggiori costi sostenuti dalla squadra ospite (in particolare spese effettivamente sostenute per soggiorno e trasferta) ed è tenuta a versare ulteriori due tasse gara (la propria e quella della società ospite) prima della gara di recupero;

b) se le irregolarità di campo sono da imputare all'affiliato ospitante, omologherà l'incontro con il punteggio più sfavorevole all'affiliato ospitante e lo sanzionerà con una multa. Durante lo svolgimento dei play off la gara rinviata dovrà essere recuperata prima del turno successivo previsto dal calendario. Successivamente, in sede di omologa il Giudice, accertate le eventuali responsabilità, o omologherà la gara recuperata o dichiarerà perdente la squadra ospitante con il punteggio più sfavorevole.

13. In tutti gli altri campionati, qualora il primo arbitro, prima dell'inizio di una gara, di sua iniziativa o dietro formale reclamo da parte della squadra ospitata, accerti l'esistenza di gravi irregolarità di campo non immediatamente eliminabili, esigerà che l'affiliato ospitante reperisca un campo regolamentare sul quale far disputare l'incontro. La partita dovrà avere inizio entro un periodo di tempo determinato dall'arbitro come congruo rispetto alla situazione ma comunque non superiore alle due ore rispetto all'orario di inizio previsto. Nel caso che non vi sia un campo di riserva non farà disputare l'incontro e la squadra ospitante, in sede di omologa, sarà dichiarata perdente con il punteggio più sfavorevole. Nelle indizioni dei campionati deve essere sempre specificato se esiste l'obbligo di avere un campo di riserva nel caso di inagibilità improvvisa del proprio campo di gioco.

14. In caso di mancato svolgimento di un incontro di campionato per le cause di cui ai commi precedenti, nell'eventualità del recupero della gara stessa, l'affiliato ospitante dovrà corrispondere i costi della trasferta alla società ospite secondo quanto stabilito nelle circolari di indizione.

15. Solo in caso di inagibilità del campo di gara, accertata dall'Ufficiale di Gara, ed in mancanza del verbale di omologa, l'arbitro dovrà accertarsi della regolarità del terreno di gioco prima di dare inizio all'incontro.

16. L'arbitro ha facoltà di dichiarare inagibile un campo anche omologato se fossero variate le condizioni riportate nel verbale, ed applicherà quanto previsto nei precedenti commi 12 e 13.

17. Gli affiliati che non siano in grado di presentare il verbale di omologa saranno puniti con la multa.

18. Il campo di gioco deve essere libero, in assetto di gioco secondo quanto previsto dal verbale di omologazione. Ove il campo non fosse nelle condizioni suddette, l'arbitro richiederà all'affiliato ospitante di ripristinare immediatamente le condizioni di cui sopra e, in caso di ritardato inizio dell'incontro, in sede di omologa, la squadra ospitante sarà sanzionata con una multa.

19. Nell'ambito dei comuni compresi nel proprio Comitato Territoriale FIPAV o, per comprovata carenza di impianti, in comuni limitrofi di altro Comitato Territoriale previa autorizzazione dell'organismo competente ai sensi del precedente articolo 2 salvo diverse disposizioni emanate annualmente dalle circolari di indizione. Invece, nel caso di affiliati che vogliano disputare le gare di un determinato Campionato in un comune di un Comitato Territoriale contiguo a quello di appartenenza non per carenza di impianti ma per loro scelta, dovranno allegare alla relativa richiesta il parere dell'organo competente all'organizzazione del Campionato interessato, dei due Comitati Territoriali interessati e del proprio Comitato Regionale o dei due Comitati Regionali interessati nel caso il Comitato Territoriale contiguo appartenga ad altra Regione. Nel caso di parere negativo anche di uno solo dei soggetti suddetti, la decisione finale spetta al Consiglio Federale.