Gli impianti per il Tennis, il Beach Tennis ed il Padel
In questo manuale sono illustrate le caratteristiche degli impianti relativi all'esercizio delle discipline sportive gestite dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP).
Per tutto quanto qui non previsto e per le tipologie di impianti non strettamente connessi al campo di gioco per il tennis, per il beach tennis, per il padel e per il tennis in carrozzina si fa esplicito riferimento alle "Norme C.O.N.I. per l'impiantistica sportiva", approvate con deliberazione del Consiglio nazionale del CONI n. 1379 del 25 giugno 2008, e loro successive modificazioni ed integrazioni.
Gli impianti sportivi, oltre alle indicazioni del presente Regolamento dovranno essere conformi:
alle norme di legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro progettazione, costruzione ed esercizio, con particolare riferimento a quelle riguardanti sicurezza, igiene, superamento delle barriere architettoniche, ecc.;
alle "Norme CONI per l'impiantistica sportiva", per quanto non esplicitamente indicato dal presente manuale;
al regolamento "Principi informatori per lo sviluppo dell'impiantistica sportiva", approvato dal Consiglio Nazionale del CONI il 30 ottobre 2012 n. 1476 e sue successive modificazioni ed integrazioni.
La rispondenza al presente manuale risulta vincolante per l'omologazione dell'impianto da parte della FITP. Eventuali deroghe possono essere accettate, a discrezione della FITP, solo in casi particolari circostanziati.
A) Caratteristiche degli impianti
A1) Localizzazione
L'impianto deve essere adeguatamente inserito nel contesto ambientale ed integrato con le infrastrutture dei servizi esistenti nel territorio.
Nella scelta dell'area si deve tenere conto delle esigenze specifiche relative alla pratica sportiva (tipo ed estensione degli spazi sportivi, morfologia, orientamento, ecc.), delle esigenze connesse all'accessibilità e fruibilità da parte dei diversi utenti, compresi quelli diversamente abili (DA), e di quelle relative alla sicurezza nell'utilizzo (viabilità, aree richieste dalla normativa di sicurezza, aree di sosta, ecc.), nonché delle esigenze connesse ad aspetti gestionali (presenza di ambienti, stand, ecc.).
Nella scelta del terreno occorre valutare il costo degli scavi e dei riporti, che potrebbero gravare eccessivamente su quello generale dell'impianto
Gli impianti devono essere realizzati ed attrezzati in modo da consentirne l'uso da parte dei diversi utenti, tenendo conto delle relative esigenze, in adeguate condizioni di benessere, igiene e sicurezza.
A2) Fruibilità da parte degli utenti DA
Gli impianti sportivi devono essere realizzati ed attrezzati in modo da poter essere fruibili da parte degli utenti DA; per il tennis in carrozzina e le manifestazioni sportive di interesse del Comitato italiano paralimpico, l'accessibilità e la fruibilità degli impianti devono essere assicurate con le modalità previste dal Comitato stesso.
A3) Recinzione esterna dell'area
Se previsto dalle leggi vigenti, l'intera area destinata all'impianto deve essere recintata; in ogni caso è opportuno, per ragioni di salvaguardia e controllo, realizzare un'efficace recinzione delle aree (orientativamente con altezza non inferiore a m 2,50), con soluzioni integrate con l'ambiente circostante.
A4) Aree di sosta
L'impianto sportivo deve essere dotato di idonee aree da destinare a parcheggio dei mezzi di trasporto dei diversi utenti, come previsto dalle disposizioni di legge e dai regolamenti comunali, tenendo conto dell'importanza, della destinazione e delle modalità di uso dell'impianto sportivo, oltre che delle abitudini locali.
Per gli utenti DA devono essere previste aree di parcheggio riservate, conformi alle vigenti norme di legge, da realizzare in prossimità degli ingressi/uscite dell'impianto.
In carenza di altre indicazioni deve essere previsto, nel parcheggio per gli spettatori ed in quello per gli atleti, almeno un posto auto per utenti DA ogni 50 posti per autovetture o frazione.
Per tutti i collegamenti tra tali aree di parcheggio e gli accessi alle diverse zone dell'impianto sportivo deve essere previsto il superamento delle barriere architettoniche.
A5) Spazi per le attività sportive
Gli spazi per le attività sportive, sia all'aperto sia al chiuso, devono consentire lo svolgimento della pratica sportiva in condizioni di sicurezza, tenendo conto delle esigenze connesse ai diversi livelli di pratica sportiva.
L'ubicazione rispetto ai servizi (spogliatoi ed annessi) deve consentire un facile uso da parte degli atleti e l'indipendenza dei percorsi per atleti da quelli del pubblico eventualmente presente.
Devono inoltre essere correlati ai servizi di supporto in modo da permetterne un agevole utilizzo, evitando collegamenti lunghi, tortuosi o con dislivelli.
Per i manti in terra stabilizzata, in erba o sintetici, devono essere realizzati idonei sistemi di
drenaggio per lo smaltimento delle acque, da dimensionare sulla base delle precipitazioni locali, nonché un impianto di irrigazione adeguato al tipo di pavimentazione ed alle condizioni climatiche; deve, pertanto, essere verificata e assicurata la disponibilità di acqua in quantitativo sufficiente e di caratteristiche fisico chimiche e biologiche compatibili.
I campi devono essere recintati e, ove possibile, protetti contro i venti dominanti, preferibilmente mediante siepi ed alberature, affinché durante il gioco non danneggino o favoriscano troppo uno dei due giocatori, creando difficoltà o differenza di gioco da un lato o dall'altro. Perciò è preferibile che il vento prenda di traverso il campo.
Se possibile, è bene non costruire i campi a ridosso di alberi o di siepi alte, anche se danno allegria ed ombra piacevoli, chiazzano il campo di luci e di ombre, rendendo meno agevole la visibilità della palla. Si consiglia pertanto di non piantare alberi proprio sui limiti del campo da gioco.
Infine è buona norma sopraelevare di qualche decina di centimetri i campi al fine di evitare che per un improvviso acquazzone essi vengano ad essere completamente allagati a causa del difficile deflusso all'esterno dell'acqua meteorica. Questo permette inoltre un più agevole smaltimento e convogliamento di essa nonché delle acque di irrigazione ed evita che sul campo possano esserci ghiaia, foglie o altro, provenienti dai terreni circostanti e dai vialetti di accesso.
A6) Recinzione degli spazi di attività – protezioni
Per evitare interferenze con l'attività sportiva e possibili pericoli, gli spazi di attività, comprensivi delle fasce di rispetto, devono possibilmente risultare inaccessibili agli spettatori.
In ogni caso, per ragioni di sicurezza, devono essere previsti adeguati dispositivi, anche mobili, ovvero idonei accorgimenti gestionali, per evitare interferenze tra gli utenti sportivi e gli altri utenti dell'impianto.
Se previsto dai regolamenti internazionali, ovvero qualora se ne ravvisi l'opportunità per ragioni di salvaguardia dell'incolumità, devono essere previste idonee barriere o altri accorgimenti equivalenti, per proteggere gli spettatori dagli attrezzi sportivi utilizzati dagli atleti e per proteggere gli atleti dall'eventuale lancio di oggetti da parte degli spettatori.
Le delimitazioni e le protezioni possono essere realizzate in qualsiasi materiale purché di adeguata resistenza; la loro altezza dipende dalla natura e dalla destinazione degli spazi da delimitare e di quelli ad essi limitrofi, nonché dalla loro posizione e dal compito affidatogli. L'altezza minima di delimitazioni e protezioni può pertanto variare a seconda dei casi e delle necessità ed è di volta in volta valutata dal Coordinatore Responsabile della sicurezza dell'impianto sportivo e dell'evento sportivo da ospitare nell'impianto.
A7) Orientamento degli spazi di attività all'aperto
L'orientamento dei campi all'aperto deve rispondere alle prescrizioni della FITP o dell'International Tennis Federation (ITF); poiché il gioco avviene principalmente durante le ore pomeridiane, è preferibile l'orientamento sull'asse Nord-Sud, cosicché i raggi del sole, in direzione trasversale rispetto al campo, non provochino l'abbagliamento dei giocatori, soprattutto durante l'esecuzione della battuta e nella ripresa di palle alte.
In realtà, il gioco avviene in ogni ora del giorno, anzi nei giorni festivi per lo più la fruizione dei campi è maggiore nelle ore del mattino; pertanto, se lo spazio e le caratteristiche dell'area lo consentono, sarebbe opportuno prevedere la costruzione di campi con diverso orientamento.
Si tenga inoltre presente che, in un campo con gradinate, gli spettatori tendono a disporsi sul lato lungo; nel caso di un rigido orientamento nord-sud, solo un lato del campo sarebbe ben sfruttabile dagli spettatori, mentre l'altro sarebbe troppo assolato.
Tuttavia, in mancanza di altre indicazioni o limitazioni derivanti dalla conformazione dell'area di intervento, ovvero ancora per particolari tipi di attività o modalità di utilizzazione, l'orientamento preferibile per l'asse principale di svolgimento dell'attività sportiva è nella direzione Nord-Sud, con una tolleranza di 15° verso Est o Ovest.
A8) Disposizione degli spazi di attività
Nel progettare un impianto per il tennis, sono necessari alcuni accorgimenti per la disposizione di più campi di gioco, evitando molti campi situati uno accanto all'altro, cioè "in serie", senza alcuna soluzione di continuità, come vialetti di accesso, siepi schermanti e protettive, piccole tribune, ecc.
Infatti tale disposizione provoca perdita di concentrazione dei giocatori, disturbati su uno od entrambi i lati dal gioco nei campi adiacenti, la necessità di entrare in campo tramite la rete di testa della recinzione e l'impossibilità di trovare spazio anche per pochi spettatori.
È preferibile limitare a solo due campi questa modalità di disposizione, se necessaria, così da permettere l'accesso e la collocazione di posti per gli spettatori dai lati lunghi.
Nelle scuole di tennis la disposizione in serie è invece desiderabile per ottenere un maggior controllo centralizzato da parte dell'istruttore e anche perché riesce possibile unire le reti di gioco una all'altra per le lezioni collettive.
I vialetti degli accessi confluiscono poi in un viale più ampio, parallelo ai campi, per il deflusso degli spettatori e degli altri presenti.
Il campo normalmente denominato "centrale", destinato alle gare più importanti, è invece isolato e contornato da gradinate su tutti i lati, ove possibile, con disposizione a livello del terreno sui lati lunghi e sopraelevate di un paio di metri su quelli corti, per evitare che gli spettatori siano colpiti dalle palle che fuoriescono dal campo.
A9) Segnature dei campi
La superficie del campo di gioco è divisa in due parti: l'area di gioco propriamente detta e le zone esterne all'area di gioco. Le linee di gioco fanno parte integrante della superficie di gioco.
Le segnature devono rispettare le prescrizioni riportate nelle Regole di gioco del tennis, del beach tennis e del padel; nel caso di spazi polivalenti devono essere adottate segnature di diversa colorazione onde consentire una facile individuazione dei differenti campi, ferma rimanendo la necessità che la segnatura del tennis sia posta sopra le altre, cosicché le righe non siano interrotte.
La squadratura deve essere perfetta.
A10) Condizioniplanimetriche
A.10.a) Pendenze
È vivamente raccomandato realizzare le superfici di gioco con pendenze longitudinali o trasversali che non superino lo 0,5 % per le superfici permeabili e lo 0,8 % per le superfici impermeabili.
Tali pendenze possono essere realizzate:
- con doppie pendenze con il colmo in mezzeria, sulla linea perpendicolare alla rete di centrocampo;
- con unica pendenza massima dello 0,5%, secondo il lato minore del campo.
A.10.b) Planarità
È necessario misurare le elevazioni e gli abbassamenti di terreno rispetto al piano stabilito, per verificare che le condizioni seguenti siano simultaneamente rispettate:
- la planarità della superficie di gioco sarà tale che gli avvallamenti misurati sotto una barra della
lunghezza di m 2 (appoggiata sulla superficie) dovranno essere inferiori o uguali a mm 3;
- non dovranno mai esserci, sulla superficie di gioco, dei dislivelli tra sezioni contigue superiori a mm 2.
A11) Colore
Ad eccezione del bianco, nessun colore è imposto per le superfici dei campi, né per gli accessori, ad eccezione della recinzione di fondo (reti o telo) che deve essere di colore verde opaco. Tuttavia è consigliato scegliere colori che permettano di assicurare una buona visibilità della palla, sapendo che la superficie di gioco deve essere di un colore unico (1) e che le zone esterne al campo di gioco possono essere di un altro colore.
Tutte le linee del campo devono essere del medesimo colore, che contrasti chiaramente con quello della superficie. Se pannelli o qualsiasi altro materiale vengono posti al fondo del campo, non devono contenere né bianco né giallo. Un colore chiaro è permesso solo se non infastidisce i giocatori.
(1) Nota FITP «Dal 1° luglio 2022, i campi di padel con superficie bicolore non sono più utilizzabili per le competizioni ufficiali della International Padel Federation FIP, ma sono utilizzabili solo per le competizioni nazionali. Dal 1° luglio 2027, i campi di padel con superficie bicolore non sono più omologabili, nel rispetto della normativa vigente».
A12) Illuminazione
Per quanto riguarda i criteri di illuminazione dei campi da tennis e la loro classificazione, fare riferimento alla "Guida all'installazione di impianti di illuminazione artificiale per campi da tennis" redatta dalla ITF.
A13) Dotazioni
Per rendere gli impianti idonei all'uso cui sono destinati sono necessari, oltre allo spazio di attività sportiva opportunamente attrezzato, idonei servizi correlati al tipo ed al livello di pratica sportiva previsto, nonché alla destinazione specifica dell'impianto.
Pertanto, in relazione alle caratteristiche dell'impianto ed alle modalità di uso e gestione, possono essere necessari od opportuni tutti o parte degli spazi indicati precedentemente.
Per particolari attività o manifestazioni sportive, secondo le esigenze e le indicazioni della FITP o dell'ITF, le dotazioni di cui sopra possono in parte essere sostituite da strutture provvisorie.
A14) Impianti al chiuso
Le pareti devono essere realizzate con materiali resistenti e facilmente pulibili, prive di sporgenze per un'altezza non inferiore a m 2,50 dal pavimento; eventuali sporgenze non eliminabili devono essere ben segnalate e protette contro gli urti fino a terra, così come protette e facilmente individuabili devono essere eventuali attrezzature sportive presenti nella sala, ma non utilizzate. Eventuali gradini devono essere ben segnalati da colore contrastante.
Le vetrate, gli specchi, le parti degli impianti tecnici, gli eventuali elementi mobili di controsoffitti o simili, devono essere in grado di resistere, per loro caratteristiche costruttive e di fissaggio o mediante idonee protezioni, agli urti. Se situati a meno di m. 2,50 dal pavimento, devono essere adeguatamente protetti anche contro gli urti accidentali da parte degli utenti, in modo da non arrecare loro danno.
Eventuali spigoli devono essere protetti per tutta l'altezza con profili arrotondati. Le vetrate in caso di rottura non devono produrre frammenti pericolosi; inoltre, se situate a meno di m 2,50 dal pavimento, devono essere dotate di vetri antisfondamento o di adeguate protezioni.
A.14.a) Altezze libere
L'altezza minima, libera da qualsiasi ostacolo, in corrispondenza dello spazio di attività, fasce di rispetto comprese, deve consentire l'agevole svolgimento della pratica sportiva ai livelli previsti:
A.14.b) Illuminazione naturale degli spazi di attività al chiuso
In linea generale è preferibile l'uso dell'illuminazione naturale, comunque evitando le superfici finestrate normali all'asse longitudinale degli spazi di attività ed ogni possibile abbagliamento dei giocatori per l'incidenza diretta dei raggi solari.
A.14.c) Illuminazione artificiale
Gli impianti di illuminazione artificiale devono essere realizzati in modo da evitare fenomeni di abbagliamento per i praticanti e gli spettatori.
A tal fine per le sorgenti di illuminazione, l'indice di abbagliamento deve rientrare nei limiti indicati dalla norma UNI EN 12193; nel caso in cui non venga effettuata la verifica del suddetto indice, le sorgenti di illuminazione non devono risultare visibili, all'interno dello spazio di attività, sotto un angolo inferiore a 20° rispetto all'orizzontale, considerando il punto di visione posto convenzionalmente ad un'altezza di m 1,50 dal piano di gioco.
Ai fini del contenimento dei consumi e per evitare l'inquinamento luminoso, le caratteristiche e l'orientamento degli apparecchi di illuminazione delle aree esterne devono ridurre al minimo la dispersione del flusso luminoso.
Per l'illuminamento degli impianti all'aperto ed al coperto, devono adottarsi i valori indicati nella tabella seguente, utilizzabili anche in mancanza di indicazioni specifiche.
A.14.d) Illuminazione di sicurezza
Salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge vigenti, negli impianti sportivi al chiuso ed in quelli all'aperto illuminati artificialmente, per lo spazio di attività deve essere realizzato un impianto di illuminazione di sicurezza in grado di entrare in funzione automaticamente ed istantaneamente in caso di interruzione dell'energia di rete, garantendo almeno i livelli previsti dalla norma UNI EN 12193 per le durate ivi specificate.
In ogni caso, salvi maggiori dimensionamenti necessari per assicurare la graduale sospensione dell'attività sportiva in condizioni di sicurezza, il livello di illuminamento di sicurezza deve essere almeno pari al 10% di quello previsto nelle condizioni normali per una durata non inferiore a 90 secondi.
Per gli altri ambienti deve essere previsto un impianto di illuminazione di sicurezza conforme alle norme vigenti e comunque tale da assicurare un livello minimo di illuminamento, ad un metro di altezza dal piano di calpestio, non inferiore a 5 lux per la durata di 60 minuti.
A.14.e) Ventilazione
Per tutti gli spazi al chiuso deve essere previsto un adeguato ricambio dell'aria onde consentire idonee condizioni igieniche e di comfort per gli utenti.
Dette condizioni possono essere assicurate con: aperture dirette verso l'esterno nelle pareti o nei soffitti (ventilazione naturale); sistemi di convogliamento, distribuzione ed estrazione dell'aria (ventilazione artificiale); sistemi misti.
Per i sistemi di ventilazione artificiale o mista devono essere previsti idonei accorgimenti per evitare che l'aria immessa possa causare fastidi agli utenti o interferenze con l'attività sportiva, compreso il movimento degli attrezzi.
Nella tabella seguente sono riportati i valori per i ricambi orari (estrazione dei volumi d'aria) dei diversi ambienti.
A.14.f) Caratteristiche ambientali
A.14.g) Regolazione della temperatura e dell'umidità relativa
In relazione al tipo, alla destinazione ed alle modalità di utilizzazione dell'impianto sportivo, tenendo conto delle condizioni climatiche locali, deve essere previsto il mantenimento nei vani al chiuso di idonee condizioni di comfort per lo svolgimento della pratica sportiva e delle altre attività.
Per gli spazi di attività, tenendo conto delle considerevoli volumetrie generalmente necessarie, il sistema adottato deve consentire una sufficiente uniformità delle temperature, evitando fenomeni di ristagno e stratificazione dell'aria.
Negli ambienti con sviluppo di vapore (vano docce, zone soggette a notevole affollamento, ecc.), devono essere previsti sistemi per la limitazione dell'umidità relativa.
I valori consigliati per la temperatura e l'umidità relativa riportati nella Tabella di cui al punto A.14.f, devono in ogni caso rispettare le prescrizioni di legge relative al contenimento dei consumi energetici.
A15) Dotazione di attrezzature ed attrezzi per la pratica sportiva
Gli spazi di attività devono essere dotati delle attrezzature fisse, amovibili e mobili nonché degli attrezzi sportivi necessari allo svolgimento della pratica sportiva secondo il livello e la categoria di utenti previsti; tali attrezzature ed attrezzi, come pure i sistemi di ancoraggio permanente o temporaneo, devono essere conformi alle indicazioni della FITP.
In relazione alle modalità di utilizzazione ed al livello di pratica devono essere previste le attrezzature per la segnalazione dei punteggi (tabelloni o simili.).
Per le caratteristiche delle attrezzature non espressamente indicate dai regolamenti federali si deve far riferimento alle normative europee specifiche (UNI EN, ISO).
Tutti gli ancoraggi, i fermi, le ritenute e simili, di attrezzi ed attrezzature devono essere realizzati in modo da non costituire pericolo per gli utenti ed in grado di sopportare le sollecitazioni statiche e dinamiche conseguenti alle condizioni di uso normale o accidentale, tenendo conto di un idoneo coefficiente di sicurezza da applicare ai carichi di esercizio che, salvo diverso giustificato criterio di verifica o di documentazione sperimentale, deve risultare non inferiore a 3.
A16) Conduzione e manutenzione
Le operazioni di conduzione (per approntamento dei campi, per pulizia, per controlli, ecc.) e di manutenzione ordinaria devono risultare facilmente eseguibili, con tempi di esecuzione contenuti e limitato impiego di personale.
A tal fine, i percorsi tra gli spazi di attività ed i magazzini delle attrezzature devono essere il più possibile brevi e privi di dislivelli; inoltre, ove previsto, deve essere possibile l'accesso diretto allo spazio di attività dei mezzi per l'allestimento e la manutenzione.
A17) Affollamento degli spazi di attività
Ai fini del dimensionamento delle vie d'esodo, l'affollamento massimo previsto nello spazio di attività deve essere stabilito tenendo conto del tipo e del livello di attività sportiva praticato, computando il numero di utenti contemporaneamente presenti.
Nell'individuazione delle vie d'esodo deve tenersi conto dei tempi di deflusso dagli spazi anche da parte degli utenti DA e, ove necessario, devono individuarsi luoghi sicuri in conformità della vigente normativa.
Salve specifiche indicazioni delle norme di legge, deve farsi riferimento ad un utente ogni 4 m2 di superficie per tutti gli impianti al chiuso, considerando la superficie dello spazio di attività.
A18) Servizi di supporto per l'attività sportiva
Si definiscono spazi per i servizi di supporto i seguenti spazi, che devono essere conformi alle Norme CONI:
a) spogliatoi per gli atleti con i propri servizi igienici e docce;
b) spogliatoi per gli addetti all'attività, (giudici arbitri, istruttori) con i propri servizi igienici e docce;
c) idonei sistemi di custodia degli abiti (armadietti, depositi abiti e simili);
d) locale primo soccorso atleti;
e) locali per i controlli antidoping, con agevole accesso dallo spazio attività e dall'esterno dell'impianto, conformi alle norme vigenti;
f) uffici amministrativi, atri e disimpegni;
g) locali per l'organizzazione ed il controllo;
h) deposito attrezzi;
i) locali tecnici;
A18.a) Caratteristiche
L'altezza dei vani di servizio deve essere conforme alle normative edilizie locali.
Le pavimentazioni devono essere di tipo non sdrucciolevole nelle condizioni d'uso previste,
con caratteristiche dei materiali impiegati tali da consentire la facile pulizia di tutte le superfici, evitando l'accumulo della polvere, ed i rivestimenti devono risultare facilmente pulibili e igienizzabili con le sostanze in comune commercio.
I serramenti devono risultare facilmente pulibili e quelli vetrati devono essere muniti di vetri di sicurezza; l'apertura delle porte dei servizi igienici, e preferibilmente degli altri ambienti di servizio, deve essere nella direzione di uscita.
Le diverse parti degli impianti tecnici e le apparecchiature soggette a periodici interventi di manutenzione e controllo devono risultare facilmente accessibili, ma anche protette da manomissioni.
Per le caratteristiche ambientali sono adottati i valori riportati nella Tabella del punto A.14.f.
A.18.b) Spogliatoi per atleti
I vani di spogliatoio, previsti in almeno due ambienti separati per sesso e possibilmente per fasce di età, devono essere protetti contro l'introspezione ed il numero deve essere commisurato al numero di utenti contemporanei, tenendo conto delle modalità di avvicendamento e del tipo di pratica sportiva.
Devono avere preferibilmente accesso da un atrio (con funzioni di ingresso dall'esterno dell'impianto) ed essere collegati alla sala di attività mediante corridoi e disimpegni privi di barriere architettoniche.
Il numero complessivo di posti spogliatoio deve essere almeno pari al numero massimo di utenti contemporanei dello spazio di attività, prevedendo 20-30 posti di spogliatoio per piccoli campi polivalenti.
Il dimensionamento dei vani spogliatoio (spogliatoi in locale comune) deve essere effettuato considerando una superficie per posto spogliatoio non inferiore a m2 1,60, comprensiva degli spazi di passaggio e dell'ingombro di eventuali appendiabiti o armadietti.
Gli spogliatoi devono risultare accessibili e fruibili dagli utenti DA; a tal fine le porte di accesso devono avere luce netta non inferiore a m 0,90; eventuali corridoi, disimpegni o passaggi devono consentire il transito ed ove necessario la rotazione della sedia a ruote, secondo la normativa vigente.
Negli spogliatoi deve essere prevista la possibilità di usare una panca della lunghezza di m 0,80 e profondità di circa m 0,50 con uno spazio laterale libero di m 0,80 per la sosta della sedia a ruote.
Da ogni locale spogliatoio si deve liberamente accedere ai servizi igienici e alle docce; negli spogliatoi, o nelle loro immediate vicinanze, deve essere prevista una fontanella di acqua potabile.
Gli arredi degli spogliatoi devono essere funzionali, resistenti e realizzati con materiali durevoli, facilmente lavabili e sterilizzabili.
Il numero degli armadietti a rotazione, oltre a quelli di uso personale eventualmente presenti, deve essere non inferiore al numero massimo delle presenze contemporanee nell'impianto; sono da preferire armadietti ben areati, resistenti e realizzati con materiali durevoli facilmente lavabili e sterilizzabili.
Ove richiesti spogliatoi separati per tecnici ed ufficiali di gara, devono avere caratteristiche analoghe a quelle sopra indicate per gli altri spogliatoi.
A.18.c) Ambienti medici
1 – Locale di primo soccorso per la zona di attività sportiva
Il locale di primo soccorso, ove richiesto e previsto, deve essere ubicato preferibilmente lungo le vie di accesso agli spogliatoi degli atleti e comunque in modo da avere un agevole accesso sia dallo spazio di attività sia dall'esterno dell'impianto.
Il collegamento tra il primo soccorso e la viabilità esterna deve risultare agevole e senza interferenze con le vie d'esodo degli eventuali spettatori presenti.
Le dimensioni degli accessi e dei percorsi devono essere tali da consentire l'agevole passaggio di una barella; le dimensioni del locale devono consentire lo svolgimento delle operazioni di primo soccorso, con una superficie netta non inferiore a m2 9,00, al netto dei servizi, con almeno un lato di dimensione non inferiore a m 2.50.
Il locale deve essere dotato di proprio WC accessibile e fruibile dagli utenti DA, con anti WC dotato di lavabo.
2 – Ambienti per i controlli antidoping
In relazione alle caratteristiche ed importanza dell'impianto devono essere previsti uno o più ambienti destinati esclusivamente agli accertamenti anti-doping, conformi alla normativa vigente ed, in particolare, rispondenti al DM 30 dicembre 2004, articolo 2, comma 2, al DM 4 gennaio 2006, alle prescrizioni della World Anti-Doping Agency (WADA) ed alle indicazioni del CONI-NADO e della FITP.
Nel caso di mancanza di ambienti adeguati ed in occasione di eventi sportivi che richiedano tali controlli, possono essere previste unità antidoping temporanee, in strutture provvisorie o mobili, rispondenti alla normativa vigente, direttamente accessibili senza interferenze dall'area destinata agli atleti.
3 – Locale per visite mediche
In funzione dell'importanza e delle caratteristiche dell'impianto, può essere previsto un locale per le visite mediche, facilmente accessibile dall'ingresso.
Il locale deve disporre di proprio WC accessibile e fruibile dagli utenti DA, con anti WC dotato di lavabo.
Il locale per le visite mediche può coincidere con il primo soccorso ove siano garantite le condizioni di accessibilità per questo indicate.
A.18.d) Defibrillatore
L'impianto deve essere dotato di defibrillatore semiautomatico (DAE) od a tecnologia più avanzata.
A19) Deposito di attrezzi, di materiali vari e di attrezzature, locali per pulizie
Il deposito di attrezzi, eventualmente suddiviso in più unità, deve essere ubicato in modo da avere accesso diretto, o per lo meno agevole, sia dallo spazio di attività sia dall'esterno dell'impianto. La superficie dei vani deve essere adeguata all'attività prevista nell'impianto e tale da consentire il ricovero delle attrezzature mobili; indicativamente si consigliano dimensionamenti non inferiori a m2 15 per impianti polivalenti e simili.
Le porte di accesso e gli eventuali percorsi devono essere dimensionati in modo da consentire
il passaggio delle attrezzature senza difficoltà; la superficie e le dimensioni devono essere correlate ai tipi e livelli di pratica sportiva previsti nell'impianto ed alla polivalenza d'uso, con particolare riferimento alle attrezzature.
In relazione all'importanza dell'impianto, può essere previsto l'accesso al deposito di attrezzi anche con mezzi meccanici.
Per la manutenzione dei campi e delle zone verdi in genere, devono essere previsti idonei magazzini per il ricovero di macchinari, attrezzi e materiali vari, le cui dimensioni sono commisurate all'ingombro dei materiali e delle attrezzature previste, nel rispetto delle norme di sicurezza; devono consentire l'immagazzinamento delle attrezzature mobili, comprese le eventuali pavimentazioni mobili.
Si consiglia una superficie non inferiore ad 1/25 di quella dello spazio di attività sportiva servito, con eventuale suddivisione in più unità.
Un locale di idonee dimensioni, destinato alle pulizie, ove previsto, deve avere dotazione di acqua corrente, con buttatoio e lavabo.
A20) Spogliatoi per addetti
Tali spogliatoi, ove previsti in relazione al tipo ed importanza dell'impianto, devono essere dimensionati in base al numero di addetti (per le operazioni di approntamento dei campi, pulizia, conduzione degli impianti tecnici, ecc.).
Di massima detti spogliatoi, accessibili anche agli utenti DA, hanno caratteristiche dimensionali e di dotazione analoghe a quelle degli spogliatoi per giudici di gara/istruttori.
A21) Servizi igienici
Ogni locale WC deve avere accesso da un locale di disimpegno (anti WC), eventualmente a servizio di più vani WC, nel quale possono essere installati gli orinatoi, per i servizi degli uomini, ed almeno un lavabo.
Il numero complessivo dei lavabi deve essere almeno pari a quello dei WC; anziché lavabi singoli potranno essere utilizzati lavabi a canale con numero di erogazioni almeno pari a quello prima indicato per i lavabi singoli.
L'anti WC, nel caso in cui non siano previsti orinatoi, può essere utilizzato anche come locale filtro o disimpegno del locale docce; per spogliatoi con meno di 5 utenti, l'anti WC, comunque consigliato, può non essere realizzato.
Per gli spogliatoi atleti deve prevedersi almeno un WC ogni 16 posti spogliatoio (approssimando il calcolo per eccesso), con dotazione minima di un WC.
I servizi igienici devono avere una dimensione minima di m 0,90 x 1,20 con porta apribile verso l'esterno, o scorrevole; quelli per utenti DA devono avere dimensioni minime di m 1,50 x 1,50 con porta di accesso apribile verso l'esterno o scorrevole.
Nel caso in cui il lavandino sia previsto all'interno del locale WC, la dimensione minima è di m 1,80 x 1,80.
Almeno un servizio igienico per gli spogliatoi degli uomini ed uno per quello delle donne devono essere fruibili da parte degli utenti DA; è sconsigliata la realizzazione di servizi per utenti DA con presenza contemporanea di WC e doccia.
A22) Docce e asciugacapelli
Le docce devono essere realizzate in specifico locale, al quale si deve accedere, preferibilmente, tramite locale filtro, eventualmente in comune con il locale filtro dei servizi igienici. Deve essere previsto almeno un posto doccia ogni 4 posti spogliatoio (approssimando il calcolo per eccesso), con dotazione minima di due docce. Sono preferibili docce a pavimento in locale
comune, senza divisori fissi onde consentire un agevole uso anche da parte degli utenti DA.
Ogni doccia deve avere una dimensione minima (posto doccia) di m 0,90 x 0,90 con antistante spazio di passaggio della larghezza minima di m 0,80 (preferibilmente m 0,90), eventualmente in
comune con altri posti doccia.
In ogni locale doccia almeno un posto doccia deve essere fruibile da parte degli utenti DA; a
tal fine la doccia deve avere uno spazio adiacente per la sosta della sedia a ruote; tale spazio, delle stesse dimensioni, può coincidere con un posto doccia, ove non siano realizzati separatori fissi.
Il posto doccia per gli utenti DA deve essere dotato di sedile ribaltabile lungo m 0,80 e profondo circa m 0,50 e di accessori conformi alla normativa vigente.
Gli asciuga capelli sono posti negli spogliatoi o nei vani di disimpegno, in numero adeguato a quello delle docce; per la loro installazione deve tenersi conto dell'età degli utenti e della fruibilità da parte degli utenti DA.
A23) Spazi per il pubblico
Le zone destinate agli spettatori devono rispondere alla vigente normativa di sicurezza (D.M. 18 marzo 1996 "Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi" e successive modificazioni ed integrazioni) e le caratteristiche costruttive e distributive devono consentire l'agevole movimentazione del pubblico, compresi gli utenti DA, nonché una confortevole visione dello spettacolo sportivo.
A24) Delimitazione degli spazi destinati all'attività sportiva
Durante le manifestazioni gli spazi destinati all'attività sportiva, gli spogliatoi ed i relativi collegamenti con l'esterno dell'impianto e con lo spazio di attività, devono risultare inaccessibili agli spettatori e la separazione deve essere conforme alle prescrizioni di legge ed ai regolamenti della FITP e dell'ITF.
A25) Impianti tecnici
Le diverse parti degli impianti tecnici e le apparecchiature soggette a periodici interventi di manutenzione e controllo devono risultare facilmente accessibili, ma anche protette da manomissioni; tutti gli impianti devono essere realizzati in conformità con la legislazione vigente.
B) Caratteristiche dei campi di gioco
B.1) Il campo di tennis
I campi di gioco, sia all'aperto sia al chiuso, devono essere circondati da idonee fasce di rispetto, piane, libere da qualsiasi ostacolo sia fisso sia mobile, dello stesso materiale di cui è composto lo spazio entro le linee delimitanti il campo, tali da consentire un adeguato margine di sicurezza nello svolgimento dell'attività sportiva.
Il terreno di gioco ed il campo di tennis posto al suo interno sono di forma rettangolare, con le misure riportate più avanti.
Il campo è diviso a metà da una rete, sospesa ad una corda o cavo metallico passato al di sopra o attaccato a due pali, montata in modo da riempire completamente lo spazio compreso tra i due pali ed è a maglie sufficientemente piccole da non permettere alla palla di attraversarla.
La rete al centro è tenuta tesa verso il basso da una cinghia.
B.1.a) Dimensioni dei campi di gioco e delle fasce di rispetto
Le misure del campo sono prese dal bordo esterno delle linee.
In aggiunta al campo sopra descritto, per le gare under 10 possono essere usati il campo denominato "rosso" e quello denominato "arancione" nell'Appendice VII delle Regole di tennis possono essere usati per le gare under 10.
B.1.b) Pianta del campo combinato (non in scala)
Nota: tutte le misure del campo sono prese dall'esterno delle righe
B.1.c) Pianta del campo di solo singolare (non in scala)
Nota: tutte le misure del campo sono prese dall'esterno delle righe
B.1.d) Pianta del campo di solo doppio (non in scala)
Nota: tutte le misure del campo sono prese dall'esterno delle righe
B.1.e) Suggerimenti per delimitare un campo (non in scala)
Nota: tutte le misure del campo sono prese dall'esterno delle righe
La procedura che segue si riferisce al più diffuso campo combinato da doppio e da singolare (vedere i punti B.1.c e B.1.d per il campo con una sola destinazione).
Per prima cosa scegliere la posizione della rete: una linea retta della lunghezza di m 12,80 (42 piedi). Segnare il centro (la X nel disegno precedente) e, misurando da questo punto in ciascuna direzione, segnare:
- a m 4,11 (13 piedi e 6 pollici) i punti A B dove la rete incrocia le linee laterali interne;
- a m 5,03 (16 piedi e 6 pollici) le posizioni dei paletti da singolare (n,n);
- a m 5,48 (18 piedi) i punti A B dove la rete incrocia le linee laterali esterne;
- a m 6,40 (21 piedi) le posizioni dei pali della rete (N,N) agli estremi della linea iniziale di m 12,80 (42 piedi).
Inserire due picchetti in A e B ed attaccarvi i capi di due cordelle metriche. Su una, che misura
la diagonale di mezzo campo, prendere una lunghezza di m 16,18 (53 piedi e 1 pollice) e sull'altra (per misurare la linea laterale) una lunghezza di m 11,89 (39 piedi).
Tenerle ben tese così che a queste distanze si incontrino nel punto C, che è un angolo del campo. Invertire le misure per trovare l'altro angolo D. Per controllare questa operazione è consigliabile, a questo punto, verificare la lunghezza della linea CD che, essendo la linea di fondo, deve essere di m 10,97 (36 piedi); nello stesso tempo può essere segnato il suo centro J ed anche i punti terminali delle linee laterali interne (c,d) a m 1,37 (4 piedi e 6 pollici) dai punti C e D.
La linea centrale e la linea di battuta sono ora segnate dalle misure dei punti F, H, G che si trovano a m 6,40 (21 piedi) dalla rete lungo le linee bc, XJ, ad, rispettivamente.
Un'identica procedura dall'altra parte della rete completa il campo.
Se è richiesto un campo da solo singolare, non sono necessarie le linee al di fuori dei punti a, b, c, d, ma il campo può essere misurato come sopra. Alternativamente gli angoli della linea di fondo (c,d) possono essere trovati, se così si preferisce, fissando le due cordelle in a,b invece che in A,B e da essi prendendo le misure di m 14,46 (47 piedi e 5 pollici) e di m 11,89 (39 piedi). I pali della rete si trovano in n,n e deve essere usata una rete da singolare di m 10 (33 piedi).
Quando si utilizza, per giocare il singolare, un campo combinato da doppio e da singolare, con la rete da doppio, la rete deve essere sorretta nei punti n,n ad un'altezza di m 1,07 (3 piedi e 6 pollici) per mezzo di due pali chiamati paletti da singolare, che non devono superare cm 7,5 (3 pollici) di lato, se quadrati, o cm 7,5 (3 pollici) di diametro, se tondi. Il centro dei paletti da singolare deve essere posto a m 0,914 (3 piedi) al di fuori del campo da singolare, da ciascun lato.
Per mettere al loro giusto posto questi pali da singolare, è consigliabile che i punti n, n siano contrassegnati da un punto bianco quando il campo viene segnato.
Quando enti autorizzati approvano le cosiddette "linee mescolate" sui campi, devono essere seguite le seguenti linee guida:
a) Colore
- nello stesso gruppo di colori come la sottostante superficie di gioco;
- più chiaro della superficie di gioco sottostante;
- limite della variazione di colore di + 22 punti sulla scala L* (aggiungere < 25% del volume di tinta bianca al colore di sfondo)
b) Velocità
- Entro 5 CPR della superficie di gioco c) Dimensioni
- 1,0 – 1,5 cm più sottili delle linee standard d) Segnatura
- Finire a 8 cm dall'intersezione con le linee bianche di gioco
B.1.f) Arredi permanenti del campo
1. I pali ed i paletti
I paletti supplementari per il singolare (quando si gioca su un campo con la rete da doppio) debbono essere amovibili.
La costituzione ed il modo di fissaggio dei pali devono essere tali da permettere loro di resistere all'alto sforzo di trazione del cavo della rete (ossia kg 150 circa), senza deformazioni apprezzabili.
Le fondazioni in calcestruzzo per l'ancoraggio dei pali possono avere le dimensioni minime seguenti: m 0,80 x 0,80 x 0,60 (altezza).
I pali tendirete sono previsti in modo tale che i cavi portanti la rete siano a m 1,07 dal suolo nei punti di attacco agli stessi pali.
2. La rete
La rete deve essere abbastanza morbida per trattenere le palle che la colpiscono, evitando che le stesse rimbalzino indietro. Lo spazio tra la rete ed il palo non deve permettere il passaggio di una palla da tennis.
La rete deve essere di colore scuro, con la lunghezza di m 12,70 circa e l'altezza da m 0,99 a m 1,04. Le sue maglie, di forma quadrata o romboidale, hanno circa mm 45 di lato.
L'orlo superiore della rete è costituito da un nastro di colore bianco largo da cm 10 a cm 13, piegato in due. Il nastro ricopre il cavo, le cui estremità sono a forma di anello. Un regolatore costituito da una cinghia bianca, larga cm 5 al massimo, permette di mantenere l'altezza della rete, al centro della stessa, a cm 91,4 dal suolo. Il sistema di chiusura del regolatore deve permettere di mantenere questa altezza costante per la durata di 4 ore.
Si raccomanda di allentare la rete in caso di sosta prolungata o quando il campo è impraticabile.
3. La sedia dell'arbitro
L'altezza del sedile varia da m 1,70 a m 1,80. La sedia è posta al di fuori delle linee che delimitano il campo di gioco, sul prolungamento immaginario della rete.
Si raccomanda di prevederla mobile per i campi all'aperto, in modo da poterla spostare da un lato all'altro del campo in relazione alla posizione del sole.
Si raccomanda, inoltre, di mettere delle opportune basette d'appoggio sotto ciascun piede in modo da evitare scalfitture sulla superficie.
4. La recinzione
La recinzione ha lo scopo di evitare il disperdersi delle palle. È consigliabile un'altezza minima
di m 3,00. La rete utilizzata deve avere una maglia di mm 45 al massimo. Si raccomanda di chiudere bene la rete nella parte bassa per proteggere il rivestimento del campo da tennis.
Nei casi di campi adiacenti, non è necessario prevedere una rete a tutta altezza per il lato in comune. Si può limitarla ai primi 4-6 metri dal fondo del campo e prevedere una fascia di m 1,00 di altezza sulla parte restante. Si raccomanda di utilizzare soltanto pali aventi, per ragioni di sicurezza, forme arrotondate. Il colore da utilizzare è esclusivamente il verde opaco.
5. Le reti frangivento
Le reti frangivento hanno lo scopo di attenuare la forza del vento. Esse sono fissate sulla recinzione
anche per migliorare la visibilità delle palle.
È necessario prendere qualche precauzione riguardante la posa:
- rinforzare i paletti esistenti ed eventualmente le loro base di fondazione;
- porre la rete frangivento dal lato del vento dominante:
- usare un sistema di fissaggio della rete frangivento che la renda il più possibile indipendente dalla rete della recinzione;
- lasciare uno spazio libero di circa cm 30 nel basso della rete di recinzione, non essendo di disturbo il vento a livello del suolo.
Il colore da utilizzare è esclusivamente il verde opaco.
B.2) Il campo di beach tennis
I campi di gioco, sia all'aperto sia al chiuso, devono essere circondati da idonee fasce di rispetto, piane, libere da qualsiasi ostacolo sia fisso sia mobile, dello stesso materiale di cui è composto lo spazio entro le linee delimitanti il campo, tali da consentire un adeguato margine di sicurezza nello svolgimento dell'attività sportiva.
Il campo di beach tennis ha forma rettangolare, con le misure riportate più avanti.
Il campo è diviso a metà da una rete, sospesa ad una corda o cavo metallico passato al di sopra o attaccato a due pali, montata in modo da riempire completamente lo spazio compreso tra i due pali ed è a maglie sufficientemente piccole da non permettere alla palla di attraversarla.
Il fondo del campo di gioco è normalmente costituito da sabbia, ma le regole del beach tennis si applicano anche al gioco su pavimentazione coerente (c.d. Gym tennis), variando solo l'altezza della rete (m 1,80).
B.2.a) Dimensioni dei campi di gioco e delle fasce di rispetto
B.2.b) Pianta del campo (non in scala)
Campo di doppio
Campo di singolare
Nota: Tutte le misure del campo sono prese dall'esterno delle righe.
B.2.c) Zona vietata per la ribattuta (non in scala)
La zona vietata per la ribattuta ("zona vietata") è un'area tra la rete, un'immaginaria linea parallela ad essa, distante 3,0 m, la rete ed il suo prolungamento immaginario oltre le linee laterali.
L'intersezione della linea immaginaria con ciascuna linea laterale deve essere chiaramente indicata da un segno posto sulla linea laterale o adiacente esternamente alla stessa.
Nessun'altra linea aggiuntiva o segno deve essere posto nell'area del campo.
B.2.d) Suggerimenti per delimitare un campo di doppio (non in scala)
Introduzione
Il campo di beach tennis è un rettangolo che misura m 16 di lunghezza e m 8 di larghezza. La rete, che deve essere larga almeno come il campo, è alta m 1,70.
La seguente attrezzatura è richiesta per la costruzione di un campo di gara:
a) nastro delimitatore (con ancoraggi per la sabbia);
b) metro a nastro;
c) squadra;
d) n. 2 pali alti per la rete:
e) rete per beach tennis.
La delimitazione del campo deve essere fatta con un nastro delimitatore colorato, contrastante con il colore della
superficie e le misure del campo debbono essere prese dall'esterno della riga. Nastri delimitatori sono prodotti specificamente per gli sport sulla sabbia ed includono ancoraggi di gomma o piastre di ancoraggio per fissare il nastro alla sabbia.
Procedimento
Assicurarsi che la superficie della sabbia sia uniforme e piana prima di misurare le dimensioni del campo. Assicurarsi che gli angoli siano retti e che la distanza tra gli angoli diagonalmente opposti sia di m. 17,9 + cm 2. Se le misure attuali sono diverse, fare le opportune correzioni alle righe.
Disporre la rete, dividendo il campo in due aree uguali di m 8x8 e porre i pali della rete ad almeno 1 m dalle linee laterali.
Sospendere la rete con una corda o cavo metallico sopra i due pali o attaccata ad essi. La rete deve essere completamente stesa così da riempire l'intero spazio tra i due pali e deve avere maglie sufficientemente piccole per garantire che la palla non la attraversi. L'altezza della rete deve essere di m 1,70 per tutta la sua estensione. Un nastro deve coprire la corda o cavo metallico e la parte superiore della rete.
Nota: come guida per le competizioni internazionali, si raccomanda un'altezza minima della sabbia di cm 25,00.
B3) Il campo di padel
I campi di gioco (2), sia all'aperto sia al chiuso, hanno il limite esterno coincidente con la recinzione e pertanto non hanno fasce di rispetto; tuttavia, quando è consentito il gioco all'esterno, intorno al campo deve esservi una superficie piana, libera da qualsiasi ostacolo sia fisso sia mobile, dello stesso materiale di cui è composto lo spazio entro le linee delimitanti il campo.
Il campo di padel ha forma rettangolare, con le misure riportate più avanti, ed è diviso a metà da una rete, sospesa ad una corda o cavo metallico passato al di sopra o attaccato a due pali, montata in modo da riempire completamente lo spazio compreso tra i due pali ed a maglie sufficientemente piccole da non permettere alla palla di attraversarla.
I pannelli vetrati (3) devono essere in grado di resistere alle sollecitazioni e agli urti durante il gioco ed avere spessore e caratteristiche tecniche tali da non arrecare danno né ai giocatori né agli spettatori.
2 Nota FITP «Dal 1° luglio 2022, i campi di padel con superficie bicolore non sono più utilizzabili per le competizioni ufficiali della International Padel Federation FIP, ma sono utilizzabili solo per le competizioni nazionali.
Dal 1° luglio 2027, i campi di padel con superficie bicolore non sono più omologabili, nel rispetto della normativa vigente». 3 Nota FITP: «Per le pareti di cristallo è possibile impiegare vetro temperato monolitico di spessore minimo 10 mm o vetro stratificato di spessore 6+6 mm.».
B.3.a) Dimensioni dei campi di gioco e delle fasce di rispetto
B.3.b) Pianta del campo (non in scala)