Cosa è stato mandato in onda dalla trasmissione televisiva Le IENE?

28.01.2024

Nello specifico è stato intervistato un arbitro di Serie A, rimasto anonimo, il quale denunciava anomalie nel sistema della valutazione arbitrale e le relative decisioni errate. 

La fonte anonima ha spiegato, nel servizio, ai giornalisti che nella stagione sportiva in corso ci sono stati tantissimi errori arbitrali sia in campo che al VAR, a suo modo di vedere, inspiegabili agli occhi di un operatore di settore o meglio di campo. La fonte ribadiva "Se hai delle immagini chiare davanti agli occhi e hai la possibilità di rivedere l'episodio con tante telecamere a disposizione come fai a non accorgerti dell'errore commesso dall'arbitro in campo?", andando a citare esempi concreti "Per esempio, è il caso del rigore negato al Bologna in Juventus-Bologna, o del fallo di mano di Pulisic prima del suo gol in Genoa-Milan, o del recente fallo di Bastoni su Duda in Inter-Verona, poco prima che l'azione proseguisse e si arrivasse al tanto contestato gol dell'Inter. In tutti questi casi, inspiegabilmente, non ha sbagliato solo l'arbitro in campo, ma anche la VAR che, nonostante immagini chiare, ha deciso di perseverare nell'errore commesso".

La fonte riferisce che "secondo la sua visione, non sempre la VAR segue una linea omogenea e ci sarebbero almeno cinque, tra arbitri e assistenti di Serie A e B, che vogliono seguire le vie legali per denunciare l'Associazione Italiana Arbitri in merito alle presunte irregolarità".

La nota dell'Associazione Italiana Arbitri

Non si e fatta attendere la nota dell'Associazione Italiana Arbitri, la quale sul proprio sito istituzionale visibile al link https://www.aia-figc.it/news/nota-dellassociazione-italiana-arbitri-22383/ si dissocia dalle accuse della fonte anonima della trasmissione televisiva delle IENE, ribadendo quanto segue:

"L'Associazione Italiana Arbitri ritiene inaccettabili le accuse lanciate ieri sera, peraltro in forma anonima, tramite una trasmissione televisiva.

Si tratta di illazioni che non hanno alcun fondamento concreto. La gestione tecnica della CAN, così come di tutte le altre Commissioni Nazionali, si basa su precise valutazioni riferite alle prestazioni arbitrali."

"Se qualcuno ritenesse di avere elementi concreti su quanto dichiarato durante la trasmissione, da parte di una persona con il volto nascosto e la voce alterata, si faccia avanti e segua i canali ufficiali portando le prove - ha dichiarato il Presidente dell'AIA Carlo Pacifici. Noi, confermando la fiducia a Gianluca Rocchi e a tutta la sua Commissione, riteniamo che invece vi sia assoluta insussistenza delle accuse lanciate, volte solo a gettare un'ombra su un importante lavoro che si sta portando avanti. Riteniamo che se dietro a tale mossa ci fossero motivi di politica interna, sarebbe un fatto molto grave, perché questo significherebbe non volere bene a questa Associazione".

L'AIA respinge inoltre le supposizioni, pubblicate oggi su alcuni siti on line, inerenti la discesa negli spogliatoi del Responsabile della CAN Gianluca Rocchi, durante l'intervallo della finale di Supercoppa Italiana. Tale decisione è infatti legata, come è evidente, alla comunicazione all'arbitro dell'autorizzazione FIGC ad osservare un minuto di silenzio ad inizio secondo tempo per la scomparsa di Gigi Riva.

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