Procedure per l'omologazione degli impianti e dei materiali
Procedure di omologazione della FITP
Per omologazione di un impianto sportivo si intende l'attestazione di idoneità allo svolgimento delle competizioni di un determinato livello o all'esercizio della pratica sportiva, riferita ad un impianto sportivo realizzato, completo e potenzialmente funzionante, ed alle singole superfici di gioco.
Per essere omologabile l'impianto sportivo deve essere completo e potenzialmente funzionante, almeno nella parte sportiva funzionalmente individuata e dotato di tutte le attrezzature richieste
L'atto di omologazione è atto ufficiale emesso dalla FITP anche se per le procedure di verifica tecnica possono essere delegati altri soggetti; nell'atto deve essere indicata la durata di validità, al termine della quale l'impianto deve ottenere una nuova omologazione.
La FITP, per ogni disciplina sportiva, definisce uno o più livelli di competizione (es. internazionale, nazionale, locale), definendone in modo univoco le procedure di omologazione ed i requisiti, in particolare le caratteristiche funzionali, geometriche (anche per mezzo di disegni e grafici leggibili), tecniche degli impianti e delle attrezzature utilizzate, nonché i relativi requisiti di sicurezza e di compatibilità ambientale.
Per quanto possibile, per tutte le caratteristiche fondamentali degli spazi e delle attrezzature (tipologiche, descrittive, geometriche, meccaniche, fotometriche, acustiche, ecc.) devono essere indicati i requisiti, le normative di riferimento italiane o internazionali (UNI, UNI EN, UNI ISO, ISO), i metodi di verifica, i parametri di valutazione, i valori minimi o i campi di variabilità accettabili.
Per l'omologazione degli impianti la FITP ha facoltà di delegare a soggetti facenti parte dell'organizzazione federale le relative procedure, definendo:
a) le procedure di omologazione e rinnovo dell'omologazione degli impianti destinati ai diversi livelli della pratica agonistica;
b) le modalità di designazione, formazione e aggiornamento dei soggetti che emettono l'omologazione (procedure di abilitazione degli omologatori);
c) le modalità di individuazione di eventuali soggetti terzi (laboratori specializzati) chiamati ad eseguire esami tecnici in laboratorio o in sito a supporto delle omologazioni.
A) Procedure per l'approvazione dei materiali e per l'omologazione delle superfici di gioco
La FITP intende orientare la sua politica per l'impiantistica sportiva verso lo sviluppo e la diffusione di quelle superfici che possano consentire un gioco tecnicamente idoneo e verso il miglior utilizzo degli investimenti, attraverso il corretto impiego dei materiali.
La FITP può riconoscere idonea una pavimentazione solo se rientrante in una delle classi indicate nella tabella contenuta nel presente regolamento. Qualsiasi tipologia che non sia collocabile tra quelle ad oggi ufficialmente riconosciute è da ritenersi incompatibile con il gioco del tennis; rimane, tuttavia, aperto il campo alla produzione ed alla sperimentazione di nuovi materiali o sistemi, che potrebbero anch'essi ottenere il riconoscimento della FITP.
Tutti i pagamenti relativi a tasse o contributi connessi alle procedure di omologazione o di approvazione devono essere fatti, contestualmente alla richiesta di approvazione del materiale o di omologazione dell'impianto, con bonifico bancario a favore della FITP.
A.1 - Approvazione dei materiali e dei sistemi
Per approvazione si intende la dichiarazione di idoneità all'uso come superficie di gioco, formulata dalla FITP di un definito materiale ed al relativo sistema di applicazione.
All'approvazione di un materiale e del relativo sistema di applicazione si perviene attraverso:
a) l'analisi della documentazione tecnica fornita dalla ditta produttrice o distributrice o realizzatrice;
b) le risultanze derivate da prove di gioco effettuate, a cura della FITP, su uno o più impianti realizzati e segnalati dalla ditta;
c) l'analisi dei certificati di laboratorio eventualmente forniti dalla ditta;
d) le risultanze di eventuali ulteriori indagini tecniche, condotte a cura della FITP, sul materiale o sugli impianti realizzati.
A.2 - Richiesta di approvazione
L'azienda produttrice o distributrice o realizzatrice invia la richiesta di approvazione del materiale e del relativo sistema di applicazione alla FITP - Commissione impianti ed attrezzature.
La richiesta deve essere corredata da tutti i seguenti allegati tecnici ed amministrativi.
a) allegati tecnici
1) denominazione commerciale del materiale e del sistema, dalla quale essi risultino univocamente individuabili;
2) scheda tecnica contenente la descrizione dettagliata del materiale e del sistema, specificando quanto protetto da brevetto o privativa;
3) campioni di materiale nella qualità e nel formato descritti nel successivo punto B1;
4) descrizione delle voci di capitolato relative al sistema proposto o preciso riferimento alle voci del capitolato;
5) eventuali certificazioni di prove di laboratorio eseguite sul materiale in questione.
b) allegati amministrativi:
1) curriculum degli impianti realizzati in Italia con il sistema descritto e relative date di realizzazione;
2) contributo per l'approvazione delle superfici di gioco, nella misura deliberata dal Consiglio federale.
A.3. - Procedura di approvazione
La Commissione impianti ed attrezzature, esaminati la richiesta e gli allegati, provvede ad effettuare le prove di gioco in diverse condizioni ambientali su impianti già realizzati ed indicati dalle aziende.
La Commissione inoltre può:
a) effettuare, presso laboratori specializzati, l'esecuzione di prove sui campioni di materiali
forniti dalla ditta;
b) richiedere ulteriori informazioni sul sistema o l'invio di nuovi campioni di materiali, per l'esecuzione di prove di laboratorio aggiuntive;
c) effettuare prove tecniche ... sugli impianti già realizzati, indicati dalla ditta.
Infine, la Commissione impianti ed attrezzature, sulla scorta dell'analisi dei dati ottenuti e della documentazione prodotta, propone o meno al Consiglio federale l'approvazione del materiale e del relativo sistema.
A.4 - Durata dell'approvazione
La validità dell'approvazione dei materiali e dei relativi sistemi dura cinque anni dalla data di emissione del relativo certificato, salva motivata proroga da parte degli organi federali.
La FITP si riserva la facoltà di verificare, durante il periodo di validità suddetto, la rispondenza dei prodotti utilizzati alle caratteristiche indicate nella scheda tecnica e nei documenti presentati dalla ditta.
Qualunque modifica delle caratteristiche del materiale o del sistema comporta una nuova approvazione sotto una diversa denominazione commerciale.
B - Prove di laboratorio
La tabella che segue riporta un elenco di prove e sperimentazioni che, a discrezione della FITP, possono essere eseguite sulle pavimentazioni sportive o su campioni di materiali, al fine dell'indagine conoscitiva per l'approvazione dei materiali e dei relativi sistemi.
Con il termine prove si intendono gli esami eseguiti secondo una normativa codificata (UNI, ISO, CEN, ecc.). Se tali prove sono condotte su materiali diversi da quelli per i quali sono state sviluppate, devono essere considerate sperimentali. Tali sperimentazioni sono condotte allo scopo di approfondire la conoscenza dei materiali ed acquisire una banca dati utile per lo sviluppo di una futura normativa.

B.1 – Campionature
I campioni dei materiali dei quali viene richiesta l'approvazione debbono essere presentati nelle quantità e nei formati seguenti:
a) erba naturale: nessun campione;
b) terre stabilizzate: materiali sciolti del manto e del sottomanto, kg 1 per ogni tipo;
c) massetti cementizi porosi: n. 2 prismi di manto del formato cm 20 x 20 x 10, recanti la data del getto;
d) resine acriliche - mescole elastomeriche: n. 3 campioni di pavimentazione, formato cm 20 x 30, stesi su supporto di legno compensato di tipo marino;
e) PVC - resine poliuretaniche - gomme - moquettes: n. 3 campioni di pavimentazione, formato cm 20 x 30;
f) erba artificiale senza sabbia - erba artificiale con sabbia: n. 3 campioni di pavimentazione, formato cm 50 x 50, ed un campione di sabbia di kg 1 per il tipo con sabbia.
B.2 – Laboratori per prove in sito
L'indicazione dei laboratori per l'esecuzione di prove in sito è fatta dall'organo tecnico federale incaricato, che deve altresì:
a) indicare le modalità di individuazione e di accreditamento, secondo la normativa italiana ed europea vigente;
b) evitare situazioni di rapporto unico o monopolistico.
C - Omologazione degli impianti sportivi
L'omologazione dell'impianto è l'atto con il quale la FITP dichiara l'impianto complessivo (e le singole superfici di gioco in esso comprese) utilizzabile per l'uso e la competizione sportiva.
L'omologazione non riguarda, quindi, solo il materiale o il sistema di pavimentazione, ma le caratteristiche complessive dell'impianto e dei singoli campi di gioco in esso compresi.
L'omologazione dell'impianto consente l'affiliazione dei campi di gioco in esso compresi, dichiarati idonei al gioco di una o più delle discipline gestite dalla FITP.
La seguente tabella indica le caratteristiche geometriche delle superfici di gioco che l'omolo- gatore della FITP deve rilevare per rilasciare il verbale di omologazione.

C.1 - Richiesta di omologazione
L'affiliato invia la richiesta di omologazione (allegato A) al competente Comitato regionale, fornendo l'esatta ubicazione dell'impianto, specificando se trattasi di nuovo impianto o di rifacimento dei campi di gioco o di ampliamento (nuovi campi di gioco o nuovi impianti complementari) o di rinnovo dell'omologazione per scadenza del termine, compilando la scheda descrittiva predisposta dalla FITP.
Alla richiesta vanno allegati i seguenti documenti:
a) documentazione tecnica dell'impianto (piante, sezioni, ecc.);
b) eventuali attestazioni o certificazioni di laboratorio relative a prodotti o attrezzature impiegati nella realizzazione dell'impianto;
c) parere in linea tecnico sportiva del CONI (per nuovi impianti o ristrutturazioni di impianti esistenti dal 1° gennaio 2021) in conformità con quanto previsto dal Regolamento del CONI "Principi informatori per lo sviluppo dell'impiantistica sportiva";
d) eventualeregolamentodigestionedell'impiantodalqualesievincachesonostatiadottatiicriteri fondamentali per la gestione dell'impianto dettati dalla FITP per il livello di omologazione previsto.
Il Comitato regionale, esaminata e verificata la domanda, dispone per l'effettuazione del sopralluogo e per la compilazione del verbale di omologazione, completo di tutti i dati richiesti e corredato da eventuali annotazioni, che invia poi alla FITP – Commissione impianti ed attrezzature.
La Commissione, sulla base della documentazione ricevuta, disposte le necessarie od opportune verifiche, propone al Consiglio federale l'omologazione dell'impianto ovvero il respingimento, totale o parziale, della richiesta.
C.2 - Durata dell'omologazione
L'omologazione di un campo di gioco è condizionata dal permanere delle condizioni riscontrate al momento del rilascio dell'omologazione stessa. Essa, comunque, va rinnovata in caso di rifacimento del manto superficiale con materiale di tipo diverso.
La modificazione sostanziale delle parti dell'impianto, in particolare della superficie di gioco e delle sue attrezzature permanenti, fa cessare la validità dell'omologazione e ne impone il rinnovo.
L'omologazione complessiva dell'impianto ha durata di cinque anni dalla data del rilascio.
C.3 - Sopralluoghi di verifica
La FITP designa un tecnico omologatore incaricato di effettuare uno o più sopralluoghi per il rilievo dei dati dell'impianto e delle relative attrezzature e compilare il verbale di omologazione secondo il modello predefinito dalla FITP (allegato B), completo di tutti i dati e corredato delle proprie annotazioni in merito alla rispondenza dell'impianto e delle relative attrezzature (ove richieste per l'omologazione) ai regolamenti federali per il livello di omologazione richiesto.
Secondo quanto previsto dal regolamento di omologazione o su eventuale richiesta dell'omologatore stesso sono effettuate prove tecniche in sito, delle quali l'omologatore acquisisce gli attestati di prova trasmettendoli alla FITP assieme al verbale di omologazione. Nel caso di impiego di materiali nuovi o sperimentali l'omologatore può richiedere l'effettuazione di prove sportive.
Per i rinnovi di omologazione o per materiali già approvati o sperimentati la FITP può prevedere procedure semplificate.
C.4 - Attestato di omologazione
L'organo tecnico federale incaricato, esaminata la documentazione acquisita sull'impianto, verificata la congruenza con i regolamenti federali per il livello di omologazione previsto, considerata l'eventuale opportunità di concessione di deroghe sulle caratteristiche dell'impianto (fatti salvi i requisiti di sicurezza e di igiene), esprime il proprio parere favorevole per l'omologazione dell'impianto per le competizioni agonistiche ed il livello specificati.
C.5 - Procedure per l'omologazione di impianti legata a singoli eventi
Per l'omologazione di impianti temporanei o temporaneamente adattati per lo svolgimento di singoli eventi la FITP, acquisita la documentazione di cui al punto C.1, può definire specifiche procedure di urgenza per un'omologazione con validità limitata alla durata dell'evento stesso.
C.6 - Costo dell'omologazione
Il contributo dovuto alla FITP per le spese di omologazione, determinato secondo il criterio indicato dal Regolamento del CONI "Principi informatori per lo sviluppo dell'impiantistica sportiva", è dato dalla somma dei singoli costi seguenti:
a) sopralluogo di omologazione (in tutto il territorio nazionale);
b) prove in loco, ove richieste (dettaglio delle prove richiedibili);
c) contributo per la FITP.
L'importo dei costi sopra indicati, determinato annualmente dal Consiglio federale, è riportato nella tabella delle tasse e quote federali, pubblicata nel sito federale.
D) - Archivio degli impianti omologati
Tutte le omologazioni emesse dalla FITP sono registrate nell'archivio degli impianti omologati della FITP, come previsto dal Regolamento del CONI "Principi informatori per lo sviluppo dell'impiantistica sportiva".
E) - Designazione dei tecnici omologatori
L'omologatore deve avere la qualifica tecnica di geometra od architetto od ingegnere, deve avere provata esperienza nell'impiantistica federale o avere frequentato corsi di formazione e aggiornamento per omologatori promossi dalla FITP.
La nomina di omologatore è fatta dal Consiglio federale.
Il tecnico omologatore non deve trovarsi in situazione di incompatibilità ed in particolare:
• non può prendere parte all'omologazione di un impianto nel quale sia stato coinvolto professionalmente (es. progettista, direttore dei lavori);
• non può avere rapporti di lavoro in atto con ditte realizzatrici di impianti o di attrezzature sportive o di prodotti o sistemi per impianti sportivi.
F) - Classificazione degli impianti sportivi
Al termine della procedura di omologazione, l'impianto sportivo viene classificato in una delle seguenti categorie:
A. Tennis
a) Impianto di primo livello: almeno un campo di gioco;
b) Impianto di secondo livello: almeno un campo di gioco, spogliatoi adeguati limitrofi al campo di gioco, servizi di ristoro automatici;
c) Impianto di terzo livello: almeno due campi, spogliatoi adeguati limitrofi al campo di gioco, servizi di ristoro automatici;
d) Impianto di quarto livello: almeno tre campi di gioco, di cui almeno due di identica superficie e caratteristiche (coperti o scoperti) dotati di illuminazione, spogliatoi adeguati per tipologia e dimensioni, servizi di ristoro automatici o con addetto, spazi per riposo dei giocatori;
e) Impianto di quinto livello: come per il quarto livello, con aggiunta di una palestra, almeno un campo coperto, tribune per almeno 90 spettatori, impianto wi-fi raggiungibile nei campi, parcheggio.
B. Beachtennis
a) Impianto di primo livello: almeno un campo di gioco;
b) Impianto di secondo livello: almeno un campo di gioco, spogliatoi adeguati limitrofi al campo di gioco, servizi di ristoro automatici;
c) Impianto di quarto livello: almeno due campi di gioco, di cui almeno uno coperto e dotato di illuminazione, spogliatoi adeguati per tipologia e dimensioni, servizio di ristoro con addetto, spazi per riposo dei giocatori;
C. Padel
a) Impianto di primo livello: almeno un campo di gioco;
b) Impianto di secondo livello: almeno un campo di gioco, di cui almeno uno dotato di illuminazione, spogliatoi adeguati limitrofi al campo di gioco, servizi di ristoro automatici;
c) Impianto di quarto livello: almeno due campi di gioco, di cui almeno uno coperto e almeno due dotati di illuminazione ed omologati per il "gioco all'esterno", spogliatoi adeguati per tipologia e dimensioni, servizio di ristoro con addetto, spazi per riposo dei giocatori.
D. Tennis in carrozzina
a) Impianto di primo livello: come per il tennis, con servizi essenziali per i disabili;
b) Impianto di secondo livello: come per il tennis, con servizi essenziali per i disabili;
c) Impianto di terzo livello: come per il tennis, con le dotazioni superiori a quelle essenziali;
d) Impianto di quarto livello: come per il tennis, con le dotazioni superiori a quelle essenziali;
e) Impianto di quinto livello: come per il tennis, con le dotazioni superiori a quelle essenziali.
L'omologazione dell'impianto classificato come di terzo, quarto livello e quinto livello comporta l'affiliazione di tutti i campi di gioco in esso compresi, dichiarati idonei al gioco di una o più delle discipline gestite dalla FITP.
La FITP stabilisce per le singole gare quale tipologia di impianto sia necessaria per consentirne l'organizzazione e la disputa.
G) - Norma transitoria
Ai fini della distribuzione temporale delle scadenze per l'omologazione degli impianti in essere, per il primo rinnovo dopo l'entrata in vigore del presente regolamento, la durata delle omologazioni in essere è fissata come segue:
